giovedì 31 gennaio 2013

Ciclogenesis explosiva!



Pericolo scampato ....si perche' venerdi sul quotidiano locale esce la notizia che lunedi mattina, ormai passato, ci sara' una tempesta perfetta, burrasca con onde oltre i 6 metri e conseguente allerta su tutto il litorale basco! Ed il nome e' tutto un programma Ciclogenesis explosiva!!!!
Visto che vivo a 5 minuti dalla spiaggia e il mio balcone gia' aveva subito un affronto (nei giorni precedenti un forte vento mi aveva rotto addirittua il vaso del mio Ficus Natasha, comprato all'Ikea ben 7/8 anni fa e ormai membro della famiglia a tutti gli effetti) mi sono attrezzata per combattere la Ciclogenesis cioe' ho tolto le piante dalle fioriere e le ho spostate per terra, inoltre ho protetto in casa le piu' fragili....
domenica pomeriggio: calma piatta, strana e gia' noi ci stavamo preparando al peggio, comincia a piovere, ma tutto nella norma addirittura colpo di scena cessa la pioggia e  verso mezzanotte mi affaccio per vedere il cielo ed e'  limpido!
Lunedi mattina: un sole che spacca le pietre e poco vento. Ci fiondamo sul mare increduli a vedere cosa accada e l'unico fatto particolare sono tante onde lunghe bellissime che forse ci fanno ricordare che la nostra "Ciclociccina explosiva"si e' sfogata al largo  lontano lontano..! Inoltre c'e' e quella sul serio un'alta marea particolarmente marcata che contribuisce alla formazione di queste onde.  E proprio oggi, un lunedì particolare si svolge il campionato di Surf per la gioia dei surfisti e non solo, nel vedere questi acrobati del mare sfidare splendidi giganti d'acqua!

Zimino di ceci 
Ingredienti 
-250 ml di ceci lessati
-250 g di bietole 
-1 cipolla
-1 carota
-1 gambo di sedano
-200 ml di passatadi pomodoro
-1 manciata di funghi porcini 
-olio evo
-sale qb

Questo piatto ligure mi piace tantissimo e d'inverno e' ideale perché oltre a scaldarci nel vero senso della parola, ha ingredienti sani come le bietole ricche di sali minerali e i ceci ricchi di proteine, poi se lo accompagnamo con una bella fetta di pane toscano arrostito, il piatto e' completato anche di carboidrati! 
Cominciamo facendo un battuto con la cipolla, il sedano e la carota che facciamo cuocere a fuoco moderato, non soffriggere, con un filo di olio in una pentola capiente dove poi aggiungeremo anche i ceci. Nel frattempo mettiamo a rinvenire i funghi in acqua calda per circa 20 minuti (questa volta io li ho omessi causa assenza materia prima...). Quando il battutino messo ad appassire e' cotto si aggiungono le bietole tagliate sottili e si fanno ammorbidire  per 10 minuti a fuoco basso. A questo punto si aggiungono i ceci con circa 300 ml di acqua (se ce l'abbiamo acqua di cottura dei ceci altrimenti acqua del rubinetto) e si porta ad ebollizione. Poi si aggiunge la passata di pomodoro e infine i funghi con la loro acqua filtrata e si fa sobbollire per circa 1 ora e mezzo circa.
Al momento di servire si condisce con olio evo.
 Buon Appetito !
Con questa ricetta partecipo al contest di Sale e Coccole


venerdì 25 gennaio 2013

Spaghettini dolci con pesto di sedano bianco



La scelta della pasta italiana nei supermercati locali diciamo che e' un po' limitata, si trova la Barilla ovunque ( e a me non fa impazzire...) la Garofalo sia da Eroski che al super del Corte Ingles e in alcune gastronomie di lusso la De Cecco comunque tutte a prezzi più elevati chiaramente, che sfiorano per la De Cecco per esempio i 3€ per 1 pacco da mezzo kg..... ??? 
Altrimenti  prevale il marchio  Gallo, spagnolo che per qualche emergenza si puo' sempre comprare, io prendo le pennette lisce piccole, Plumas n 6, ma  tendono ad appiccicarsi un po. Ho sempre usato in Italia sia  la De Cecco che la Garofalo e sbirciando nel retro dei vari pacchi di pasta ho scoperto che il Corte Ingles vende con il proprio marchio la pasta proveniente dal pastificio di Gragnano (lo stesso di  Garofalo) e quindi quando fa gli sconti mi fiondo a fare rifornimento! Ci sono gli spaghettini, i radiatori e le penne rigate insomma non mi posso lamentare ;-)
Questa ricetta appunto e' con gli spaghettini Corte Ingles che hanno una cottura molto rapida, 6 minuti indica la confezione, quindi bisogna fare attenzione che non scuociano, questo certo e' riferito a chi ama la pasta al dente come me. Io li tolgo dal fuoco ai 5' e si mantengono bene!

Ingredienti
dose per 2 persone
- spaghettini 80/100 g a testa ....dipende pero' dalla fame ah ah ah
- per il pesto di sedano bianco:
 4/5 gambi di sedano
 una bella manciata di pinoli 
 una bella manciata di noci 
 parmigiano in abbondanza
 oli evo
 sale qb
- 1 grappolo di pomodorini
- 1 cucchiaio di zucchero di canna

Innanzitutto si prepara il pesto di sedano bianco, tutto a crudo, mettendo i nostri ingredienti nel mixer e tritando per qualche secondo. Devo dire per me e' stato una scoperta strabiliante perché ha un sapore delicato ma ben definito; poi si fanno saltare e caramellare a fuoco vivo per 5 minuti i pomodorini con un cucchiaio di zucchero di canna.
Si serve gli spaghetti con il pesto e sopra ci si aggiunge qualche pomodorino caramellato.
Una vera delizia!

Con questa ricetta partecipo in extremis al contest di Cinzia e Valentina :







domenica 20 gennaio 2013

Alla ricerca della farina di semola perduta.... Bakailao pitxi!




Umh.... quando ho letto farina di semola rimacinata uno dei 2 ingredienti base per fare i pici la ricetta della sfida dell MTC di questo mese, che ha proposto la vincitrice Patty, ho cominciato ad avere i primi timori. Si perché qui siamo in terra spagnola per meglio dire in territorio basco non proprio  dediti a fare la pasta... Ho cosi cominciato la mia ricerca della farina di semola con il Corte Ingles il grande magazzino spagnolo per eccellenza che all'ultimo piano ha sia il supermercato che il Club del Gourmet, con le prelibatezze e i prodotti da tutto il mondo!
Al supermercato niente di niente solo  farina di grano, la loro harina de trigo e poi la semola.....grossotta ma per fare il semolino. Passo al Club del Gourmet fiduciosa pensando sicuramente di trovarla  anche se  a prezzi da capogiro e invece nulla. A questo punto mi resetto e decido di andare in 2  negozi biologici che in genere hanno piu' scelte di farine infatti trovo quella integrale, di grano saraceno, di riso, di avena, di ceci, di..... ma di quella di semola, niente di niente domando se forse la posso ordinare ma no mi viene risposto che non ce l'hanno...... 
allora vado alla Lidl, da Eroski , da BeM (altri supermercati locali) ma niente... un buco nell'acqua 

E allora come faccio a fare i pici??? Aiutooooooo

Mando un messaggio a Patty che seppur anche lei incredula nel sentire che non trovo la farina di semola, cerca di consolarmi dicendomi che posso provare a fare i pici solo con la farina 00. 
E io ho fatto una prova con la farina 00, ma mi sono venuti dei serpentelli viscidoni che si sono mezzi rotti durante la cottura insomma una tragedia nella tragedia.
Ma sappiamo che la notte porta consiglio (almeno cosi dicono in molti ;-) ) e venerdi mattina mi sveglio con una idea folgorante, mi viene in mente che nel Casco Viejo di Bilbao c'e' un negozio italiano Il tortellino, che vende pasta artigianale e vari prodotti italiani. Vuoi che non abbia la farina di semola?!
Mi fiondo nel negozio e  comincio subito a parlare italiano, ma il ragazzo e' spagnolo allora  domando: "Avete la harina de semola de trigo duro" 
e lui : "harina de fuerza?  
No no no la farina di forza, cosa c'entra, ma tra italiani e spagnoli ci capiamo sempre perche'  proprio oggi no???
 Io rispondo : "no-o-o harina de semola de trigo duro.... se-mo-la" Lui va dietro nel laboratorio e viene con la farina 00... no dico io" questa no, la farina di semola  quella un po' giallina... A quel punto ci siamo capiti ed e' ritornato con la ormai nota mitica farina di semola. 
Ho preso la mia farina di semola, l'ho ringraziato e sono uscita soddisfatta dal negozio, ma penso una cosa, che mi abbia preso per una psicopatica e forse non ha tutti i torti.... ;-) 

Comunque mi sono ripromessa di tornare al Tortellino per assaggiare la loro pasta cosi invitante.

Bakailao pitxi
(Pici al baccalà)


Oggi mi sono dunque messa all'opera, intanto ho iniziato preparando i pici seguendo le dritte di Patty e devo dire che le sue spiegazioni sono precise ed esaurienti perché io pur essendo toscana, di Firenze, non avevo mai fatto i pici lo confesso e  volevo fare tutte le cose a modino!






Nella mezz'ora di riposo della pasta ho fatto il sugo a km 0... tutto o quasi  basco

Ingredienti per il sugo

-1 trancio di 300 g di baccala' dissalato
-1 cipolla medio/piccola tritata
-olive nere di Aragona
-1 pomodoro maturo o un grappolo di pomodorini
-1 manciata di capperi dissalati 
-olio evo

In una padella con olio evo si fa saltare la cipolla tritata per 5 minuti in modo che non si bruci e poi si butta  il merluzzo  tagliato in cubetti, privato della pelle e si fa saltare altri 5 minuti a fuoco vivo. Si aggiunge il pomodoro a pezzetti e le olive e si salta qualche minuto aggiungendo alla fine i capperi (produzione propria,  coltivati, raccolti e preparati  all' Elba dalla suocera.
A questo punto si buttano i pici in acqua bollente e si fanno cuocere per circa 5 minuti si scolano e si condiscono con il sugo pronto!

mie note:
-importante coprire la massa, che non si utilizza, mentre si fanno i pici altrimenti si secca!
-il "rollio" del picio sul marmo non e' semplicissimo perche' scivola, quindi se si puo' usare un piano di legno e' molto meglio!
-le dosi sono precisine per 4 ...... noi ce li siamo mangiati in 2.... eh eh eh

Con questa ricetta partecipo alla sfida dell MTC di Gennaio!








domenica 13 gennaio 2013

Pane e cirimiri




Oggi e' una di quelle tipiche giornate basche con  cirimiri a go go! qualcuno si chiederà cosa sia il cirimiri, ve lo spiego subito: una pioggerellina tipica di questa zona, sottile sottile ma che bagna e parecchio l'ho provato sulla mia pelle e le previsioni dicono che sarà cosi piu' o meno tutta la settimana.... very good :-(
Quindi unica soluzione accettare il cirimiri perché e' forse grazie anche a lui che qui la natura, il verde dei boschi, degli eucalipti e degli allori  e' cosi intenso? Le ortensie sono cosi belle con dei fiori enormi e la mia edera sul balcone rigogliosa tutto l'anno?  Non resta che buttarsi in cucina per sperimentare il mio primo pane! Da un po' di tempo abbiamo portato qui la macchina del pane che mio babbo il Re dei punti Standa, Coop, Billa  Conad  ed Esso aveva vinto proprio con i punti di quest'ultimo, e visto che in casa non la usavano ne ho approfittato!
Ho cosi iniziato a fare il pane seguendo le istruzioni della macchina e devo dire che sperimentando con vari tipi di farine mi sono venuti dei bei pani, croccanti e gustosi anche nei giorni successivi, ma era arrivato il momento di cuocere il pane direttamente in forno come un vero panadero e allora mi sono buttata all'avventura anche grazie ad un paio di libri: il primo "Fare il pane con la macchina del pane" di Cathy Ytak che ti aiuta con molta semplicità a capire i passaggi piu' importanti da fare o non fare come per esempio il sale e lievito non  devono mai entrare in contatto; le equivalenze tra lievito madre/lievito istantaneo/lievito fresco; il Ti tasso di idratazione; come fare la poolish.
Il secondo libro me l'ha regalato il maritozzo, hi hi hi, da pochi giorni "El libro del pan" todo lo que hay que saber para hacer pan en casa" di Eric Treuille y Ursula Ferrigno ed e' un bel percorso su tutti i tipi di farine e pani  provenienti da ogni parte del mondo in più da' dritte su come impastare e sulle forme da dare ai pani!


per 2 Baguette di circa 300 g l'una:
si usa macchina del pane con programma impasto (che dura da 1 e mezzo a 2 e mezzo a seconda delle varie macchine) e si mette nell'ordine nel cestello della macchina:

-210 ml di acqua
-350 g di farina comune (in questo caso avevo la harina de trigo candeal)
-1 cucchiaino di lievito disidratato in granuli 
- mezzo cucchiaino di sale
-1 cucchiaino di zucchero di canna
-1 cucchiaio di olio evo
-1 cucchiaino di succo di limone


Finito l'impasto si toglie la massa dalla macchina che risulta piuttosto molle, si sgonfia e si lavora un pochino con aggiunta di farina, poi si stende a forma di rettangolo e si ripiega per 2 volte cercando di saldare i bordi con le dita. A questo punto si rotola un poco con le mani in modo da dargli una forma di cilindro, si fanno delle incisioni sul pane oblique, si copre con un canovaccio e si lascia lievitare per circa 1 ora.
Si scalda il forno a 220º C e si pone la leccarda a livello 1. Appena prima di infornare il pane si mette un po' di acqua bollente nella leccarda ( per dare il "croccante alla crosta") si chiude il forno, poi si inforna il pane e si cuoce per circa 20 minuti, fino a che le baguette non risulteranno ben  dorate!



  

sabato 5 gennaio 2013

Pintxo a colazione? Anche si!


La prima volta che ho visto questo pintxo di tortilla e' stato circa un paio d'anni fa quando in un barrettino di Bilbao, una gentil signora faceva colazione con tortilla accompagnata da café con leche........
 Devo dire che rimasi un po' sotto shock come si dice, ma cercando di consolarmi alcuni locali mi dissero che qui andava molto il salato. E poi d'altronde "paese che vai usanza che trovi" e devo dire che la scoperta dei pintxos mi ha cambiato la vita, infatti girellando per Bilbao ci sono centinaia di bar a pintxos e devo confessare che io e Michele gli abbiamo provati praticamente tutti con varie  scuse che si ripetono come un disco: "si fa un un aperitivo?"," ho un buco allo stomaco mi potrei svenire se non mangio qualcosa", "questo bar ha appena aperto si prova?" 
 Ma andando piu' nel dettaglio la parola  pintxo, basca naturalmente (riconoscibile dalla presenza della tx, "pincho" in spagnolo, si pronuncia "pincio") e' il biglietto da visita gastronomico dei Paesi Baschi, guai a chiamarlo "tapa" anche perché non gli assomiglia per niente.
 Il pintxo e' un mondo in miniatura una fioritura di forme e colori che colpiscono la vista ancor prima di soddisfare il palato. E' costituito da una fetta di pane, normalmente di baguette, dove sopra ci va di tutto dalla semplice tortilla appunto fino alla prelibatezza più elaborata e studiata dagli chef locali s'intende!  A casa cerco quotidianamente di fare pintxos personalizzati e mi diverto un sacco, allora ho deciso di proporveli partendo da quelli piu' tipici per poi  strada facendo inventarli per dare spazio alla fantasia!

Pintxo di tortilla
ingredienti


 per 4 pintxos:
-350 g di patate
-5 uova
-1 cipolla piccola
-olio evo
-sale

Intanto devo fare una premessa riguardo la tortilla, piatto principe della cucina spagnola secondo solo alla paella forse... perche' la tortilla ha delle differenze sostanziali con la nostra frittata:
 ha un'altezza come minimo di circa 4/5 cm e non esagero e poi il suo buono e' che in alcune varianti spesso l'interno non e' completamente cotto anzi rimane una cremina di uovo mescolata alla patata che e' una delizia. Qui addirittura c'e' chi la vende anche on-line  surgelata, come Senen che te le fa pagare un occhio della testa ma io l'ho assaggiata, a Madrid e devo dire che ne vale la pena! Oppure c'e chi si sbizzarrisce, perché lo può fare ;-), con al posto della patata tradizionale, le chips, come propone Ferran Adriá nel suo libro La comida de la familia. Un'altra variante e' la tortilla classica con sopra uno strato di prosciutto cotto (jamon york) e una ulteriore frittatina sottile questa volta a coprire il prosciutto! 

Prima di tutto io taglio le patate sottili sottili con un attrezzo mini affettatore e poi le faccio saltare in padella insieme alla cipolla anch'essa a fettine, a fuoco vivo, dopo i primi 5 minuti si abbassa il fuoco per fare cuocere bene le patate che saranno pronte quando si spezzettano e.... vanno spezzettate ben bene. Ora si salano e  si buttano in una ciotola dove ho precedentemente sbattuto le uova con un pizzico di sale e si lascia riposare il tutto per alcuni minuti. Poi si prende una padella di diametro di 20 cm si aggiunge olio evo e quando e' ben caldo si butta il composto e adesso ....bisogna essere molto rapidi e decisi.... io l'ho fatta varie volte ma prima che mi venisse dentro come ho detto sopra mi c'e voluto abbastanza......
Fare cuocere per 30 secondi a fuoco vivo poi abbassare il fuoco e cuocere altri 30 secondi, girare la frittata e ricuocerla per massimo 1 minuto! Non e' poco io l'ho sperimentato verra' una tortilla da favola.

¡On Egin! 




Ah dimenticavo.... Buona Befana a tutte..... :-DDDDDDDD!


mercoledì 2 gennaio 2013

Pizza alla Napoletana a Firenze



Eccomi di ritorno da Firenze, dove  per queste feste natalizie sono stata troppo poco  e dove gli eventi mi hanno completamente travolto infatti e' stato un tour de force tremendo, ma sono stata ripagata dall'affetto dei familiari, degli amici e di tutte le persone care. 
Ho potuto girare per le strade del centro addobbato a festa


e sbirciare in qualche chiesa i presepi più originali, in particolare quello di S. Maria al Pignone  dove Gigi, grande artista autodidatta ha riprodotto nei minimi particolari le più importanti chiese e palazzi di Firenze, tra cui  ovviamente Palazzo Vecchio e la basilica S. Maria del Fiore! 





Il centro di Firenze era natalizio ma sobrio senza esagerare a parte la facciata dei grandi magazzini La Rinascente con una pioggia di luci sulle pareti davvero particolare!



Al nostro arrivo mia suocera, ci ha accolto tra le varie cose con un buonissino dolce dell'Artusi (suo ispiratore culinario in moltissime ricette) la pizza alla napoletana che ho sempre mangiato da lei e tutte le volte e' sempre più buono! Ne approfitto adesso per proporlo e ..... grazie Maria! 
Anche la ricetta della pasta frolla e' dell' Artusi.


609. - Pizza alla napoletana 
Ingredienti

per la pasta frolla: 589 Pasta frolla - ricetta B
-250 g farina
-100 g zucchero a velo
- 125 g di burro ---->50/70
-1 uovo
-acqua q.b. oppure un po' di liquore secco

per il ripieno:
crema
-1 uovo
-20 g farina 00 setacciata        
-1 bicchiere di latte
-50 g zucchero
-scorza di limone o vaniglia
-150 g di ricotta
-70 g di mandorle spellate e tritate


Prima di tutto bisogna preparare la pasta frolla, e se la facciamo il giorno prima e' sicuramente meglio perché "cruda non soffre, e cotta migliora col tempo perché frolla sempre di piu'" come dice Pellegrino!
Si inizia mescolando farina e zucchero, e si aggiunge il burro a pezzetti lavorando direttamente con le mani in modo che il burro si impasti bene con la miscela suddetta. Si aggiunge l'uovo sbattuto con un pochino di acqua (circa 3/4 cucchiaini) e si finisce di lavorare il tutto piuttosto velocemente perché la frolla non si surriscaldi. Le mie dosi di burro sono inferiori alla media, ma se vogliamo una frolla più friabile meglio abbondare di burro, chiaramente! Si conserva per il giorno dopo in frigo avvolta nella pellicola trasparente e se vogliamo farla con parecchio anticipo la possiamo congelare direttamente.
Si prepara poi una bella crema con il latte, lo zucchero, la farina e l'uovo intero a cui si aggiunge quando e' cotta la ricotta e le mandorle tritate.
Si fodera una teglia rotonda con piu' di meta' della pasta frolla, ci stendiamo sopra il ripieno e si sigilla con l'altro disco di frolla che deve essere bucherellato con una forchetta per evitare che si gonfi in modo da far uscire il vapore durante la cottura.

In forno per circa 30/40 minuti a 180ºC. Quando e' freddata si serve con una spolverata di zucchero a velo.

Una curiosità me la togli  Pellegrino, ma perche' questa torta dolce l'hai chiamata Pizza alla napoletana?
Quando hai voglia  di rispondermi io sono qui! ;-)

Felice 2013 a tutti!

Ingredientes

Masa flora: 589 Pastaflora- receta B 
-250 g de harina tamizada
-100 g azúcar glas
-125 g mantequilla ---> 50/70
-1 huevo
-agua 3/4 cucharillas o un poco de licor seco


para el relleno:
crema
-1 huevo
-20 g harina de repostería
-1 vaso de leche
-50 g de azúcar
-cáscara de limón o vainilla
-150 g de requesón
-70 g de almendras peladas y picadas

La masa flora seria mejor si la hiciéramos el día anterior por que como comenta el Artusi  “cruda non soffre e cotta migliora col tempo perché frolla sempre di piu “. Empezamos haciendo una mezcla de harina y azúcar, donde añadimos la mantequilla en trozos. Trabajamos la mantequilla y la mezcla con las manos así que se amasen bien y luego ponemos el huevo batido con el agua y vamos a terminar de amasar bastante rápidamente para evitar que la masa no se caliente demasiado. Envolvemos con película y dejamos la pasta flora en la nevera para 2 horas o si  está preparada en antelación la podemos congelar también!

Para la crema pastelera: mientras en un cazuela la leche hirviendo con la cascara de limón, en un recipiente ponemos el huevo que batimos con el azúcar y luego añadimos la harina mezclando. Todo esto lo ponemos en la cazuela de la leche cuando es mas templada y cocemos por 3 menudos mas con bajo fuego. Cuando la crema estará lista añadimos las almendras y el requesón.
Forramos un molde redondo con  mas de media masa y ponemos el relleno, luego cubrimos con  el otro disco de masa flora que pinchamos con un tenedor para permitir que el vapor se vaya! Horneamos a 180 ºC para 40 menudos o hasta que la masa no estará dorada.
Al final servimos fría con  un espolvoreo de azúcar glas.

Feliz 2013 a todos!