lunedì 25 febbraio 2013

In trasferta si puo' ;-)



Questa volta sono proprio sul filo di lana perche' la sfida MTC di questo mese mi ha messo a dura prova.
Intanto perche' questo tipo di torte per me sono oggetti sconosciuti e c'e' un semplice motivo cioe' il fatto che non mi attraggono proprio, ma l'MTC e' anche questo... dover sperimentare  ricette che forse  altrimenti non avremmo mai fatto. In secondo luogo adesso sono in trasferta in Italia, a Firenze e trovare un po' di tempo per fare la torta era quasi impossibile..... ma invece ce l'ho fatta con l'aiuto della super suocera che mi ha supportato parecchio!!!
Ma intanto ringrazio la sex and the pici winner cioe' Stefania di Cardamomo & co. che ci ha proiettato nel mondo della red velvet anche se la mia torta di velvet non ha neanche una traccia..... :-(
Ho usato chiaramente tutti prodotti gluten free, in quanto si parla di una ricetta per celiaci.
Ho seguito per filo e per segno le istruzioni di Stefania nell'esecuzione a cui vi rimando per la ricetta, escluso la farcia e la copertura:

farcia 
100g di philadelphia
50 g di zucchero
con questa, che ho voluto alleggerire del burro, ho farcito l'unico strato che avevo ;-)

copertura
glassa dell'Artusi con
230 g di zucchero bianco
100 ml di acqua
1 cucchiao di limone
50 g di mandorle sfilettate
qualche lampone

grazie a Pellegrino mi e' venuta una splendida glassa.


Prima di tutto ho fatto bollire lo zucchero con l' acqua in modo che ritiri un po', quando inizia ad appiccicarsi facendo la prova con il police el'indice si spegne e si comincia a girare velocemente aggiungendo il limone. Girando e rigirando si imbianca e diventa quasi color del gesso. A questo punto si aggiuge le mandorle e si ricopre la torta.
E buon red velvet a tutti!




mercoledì 13 febbraio 2013

Famolo strano.....fusion!



 Per fare questo dessert ho preso ispirazione dal libro Pintxos de Vanguardia a la donostiarra di Josema Azpeitia che offre una grande varieta' di idee per fare  i tipici pintxos baschi sia tradizionali che in stile fusion. E quale miglior occasione che buttarmi un po' sul fusion per il contest di Colors and Food  ;-)
 Ho potuto utilizzare il te' verde, Matcha, che mi ha portato la mia cara amica Minako, dal Giappone e che conoscevo molto poco prima che me lo regalasse. Questo te' si presenta sotto forma di polvere color verde intenso che si scioglie direttamente nell'acqua bollente e per me e' avvolto da magia perche' mi porta a  immaginare la cerimonia del te dei monaci buddisti, ancora oggi praticata in Giappone, che durante le pratiche di meditazione ne facevano uso per mantenere viva la concentrazione.
Tutt'oggi il rito e' un insieme di gesti fissi e lentissimi, decisamente misteriosi e incomprensibili agli occhi di chi non ne conosce il significato, come noi occidentali. Girellando in rete ho incontrato un corso di cerimonia del te' dove si puo' apprendere addirittura le tecniche di questa tradizione!


Pannacotta al te' verde
Ingredienti

per la pannacotta:
-3 bicchieri e 1/2 di panna 
-1 bicchiere e1/2 di latte
-120 g di zucchero
-12 g di te' verde in polvere
-7/8 g di fogli di gelatina

per il pure' di azuki:
-100 g di azuki
-300 ml di acqua
-120/150 g di zucchero
per guarnire
-una manciata di pinoli
-una manciata di nocciole
-una manciata di mandorle
-alcuni semi di zucca non salati (se piacciono )
-qualche lampone

Prima di tutto va detto che questo dessert va preparato almeno la mattina per la sera o ancora meglio 24 ore prima di servirlo.
-->cominciamo col mettere a cuocere in acqua i nostri azuki per circa mezz'ora o fino a che non diventeranno morbidi.

 -->per la pannacotta poniamo in un tegamino a bollire la panna con il latte e  zucchero. 
-intanto si mette i fogli di gelatina 5 minuti in acqua fredda e poi li aggiungiamo alla panna, latte e   zucchero caldi, mescoliamo ben bene in modo che la gelatina si sciolga completamente e aggiungiamo sempre mescolando anche la polvere di te' verde filtrata con un colino. Lasciamo leggermente intiepidire 

-->quando gli azuki sono cotti, con poca acqua rimasta, si passano col mixer fino ad ottenere un pure'e si rimettono a cuocere con lo zucchero per circa 10 minuti fino a che non saranno brillanti di zucchero!

Questa quantita' e' sufficiente per circa 6/8 bicchieri cilindrici di media grandezza.
si fanno strati con pure' di azuki e pannacotta al te' verde
si mettono in frigo e al momento di servire si cosparge con la granella e si decora con 1 lampone.


Ero curiosa di assaggiare questo dolce soprattutto per assaporare gli azuki insieme allo zucchero, binomio a me sconosciuto e devo dire che mi hanno stupito positivamente perche' sembra di mangiare un pure' di castagne, veramente deliziosi.
Con questa ricetta partecipo al contest Colors and Food










venerdì 8 febbraio 2013

Il mio primo premio...si festeggia e si rompe il sortilegio!!!




Che soddisfazione! Oggi ho ricevuto un premio dalla amica Paola del blog Pinkopanino e mi ha fatto un piacere incredibile perche' penso che sia il mio primo premio....no il secondo perché il primo che ho vinto e' stato  un bagnoschiuma al supermercato vari anni fa ;-)! Scherzi a parte sono felicissima di essere stata scelta da Pinkopanino che ringrazio tantissimo per aver pensato a me!



Regolamento
-inserire il banner del premio
-rispondere alle domande di Pinkopanino
-scegliere 11 blog che mi piacciono
-fare 10 domande ai miei blog preferiti.
Si parte con le mie risposte alle domande di Paola:

Fiori recisi o pianta in vaso? 
Adoro le piante e scelgo quelle in vaso, anzi preferirei direttamente in terra ma visto che non ho il giardino...
Sei un tipo casual o elegante? 
Decisamente casual 
Dove vorresti andare in un prossimo viaggio?
Vorrei fare il camino de Santiago de Compostela....
Qual'è il tuo libro preferito?
 Cent'anni di solitudine libro unico e indimenticabile.
Qual'è il tuo film preferito?
l'ultimo che ho visto di Roman Polanski The Ghostwriter....stupendo!!!
Cosa cambieresti di te? 
In questo momento cambierei il taglio di capelli perche' sono nella fase critica di farli allungare e non sono ne carne ne pesce.
Vorresti vivere in un posto diverso da quello in cui vivi?
Per il momento vivo qui a Bilbao e mi piace ma in lizza ci sono anche Firenze per ovvi motivi, Parigi e la Francia del Sud che trovo magica.
Qual'è il tuo comfort food?
Forse un bel piatto di spaghettini con pesto, ricotta e pomodorini pachino....in questo momento.
Qual'è la tua musica preferita? 
Fabrizio De Andre'.
Qual'è il tuo modo per rilassarti? 
Fare una bella passeggiata sotto il sole di primavera.
Perché ti piace cucinare?
perche' sono curiosa di sperimentare e provare nuovi sapori.

Ed ora i blog che ho scelto sono:
-Pâtes et Pattes
-mmm... buonissimo
-cucinalibriegatti
-una pincelada en la cocina
-Meditandum
-La gaia celiaca
-Arricciaspiccia
-Vissi d'arte e di cucina
-Rosa Rosae
-Edith Pilaff
-L'ombelico di venere

Le domande che vi rivolgo sono un po' per conoscervi meglio:

In che citta' vivi? La ciudad donde vives?
Dove vorresti vivere?Donde te gustaría vivir?
Cosa ti piace? Que te gusta?
Il tuo piatto preferido?Tu plato favorito?
Un piatto che non rifaresti?Se esiste. Un plato que has cocinado y que no repetirías mas?Si hay
Animale preferito?Animal preferido?
Il tuo numero di scarpe?Tu numero de zapatos?
Cosa c'e' sul tuo comodino?Que hay encima de tu mesilla de noche?
Tacchi alti o ballerine?Tacones o bailarinas?
Ultimo film che hai visto?Ultima pelicula que has visto?



Schiacciata alla Fiorentina
Ingredienti

-12 cucchiai di farina 00
-10 cucchiai di zucchero (meglio se bianco)
-10 cucchiai di latte
-6 cucchiai di olio di semi
-2 uova
-succo e buccia grattugiata di 1 arancia biologica
-1 bustina di lievito
-1 presa di sale 
-zucchero a velo q.b.

E cosa c'e' di meglio che festeggiare con una bella fetta di schiacciata alla fiorentina? Dolce tipico di Firenze durante il carnevale, si chiama schiacciata appunto perche' e' un dolce sofficissimo ma piuttosto basso. Credo di avere decine di ricette di schiacciata alla fiorentina che mi sono fatta dare da chiunque negli  anni...ma perche'? Perche' non riuscivo mai a farne una decente, ben lievitata, c'era sempre qualcosa che non andava! Mi venivano delle solette dure e mi montavano i nervi a go go.
Ma da qualche settimana complice una ricettina niente male proveniente da parte della nonna di mio marito, sono riuscita a "partorire" una schiacciata niente male e quindi la sto' rifacendo a ripetizione tanta e' stata la gioia...

Il procedimento e' super rapido: si mettono nell'ordine suddetto  tutti gli ingredienti in una ciotola capiente e si sbatte il tutto per 5 minuti. Io ho utilizzato una teglia rettangolare di alluminio usa e getta di 18x28 cm.
Si inforna a 160/180°C per 20/25 minuti. Quando la schiacciata si e' freddata si cosparge di zucchero a velo e gnam gnam.....