mercoledì 25 novembre 2015

Ravioli alla gallega


Ebbene c'è l'ho fatta anche questo mese e come la mitica Helga è sempre la prima che pubblica la ricetta io sto diventando diciamolo uno delle ultime.....
Ma l'ispirazione nn mi veniva ...proprio no...
Quando però il mio sguardo si è incrociato al supermercato, con un polpo niente male ...certo un po' rigido, era infatti surgelato......qualcosa è successo.... ho detto voglio fare un omaggio alla Galizia e ad uno dei suoi piatti più famosi il pulpo a la gallega e....allora ho preparato ravioli di patate accompagnate da un sughetto di polpo il tutto cosparso da paprica dolce!!!
E allora anche questo mese ci sono e ringrazio i vincitori Monica e Fabio  del blog Fotocuciniamo che con la loro splendida ricetta ci hanno fatto preparare in anticipo un probabile piatto del menù di Natale .....

Ravioli alla gallega
Fumetto
Mezza testa di merluzzo fresco
Spina e testa di 2 triglie
1carota
1 foglia di alloro
Mezzo bicchiere vino bianco
Sale
Olio 
Acqua 2 litri

Io avevo comprato questi pesci per un'altra ricetta ma mi sono fatta mettere da parte gli scarti per farci questo fumetto!
In una pentola capiente con 3 cucchiai di olio a fuoco vivo, si aggiunge gli avanzi del pesce e dopo qualche minuto si sfuma con il vino bianco.
Quando il vino sarà evaporato si mette l'acqua, la carota, l'aglio, prezzemolo e alloro si lascia sobbollire per circa un 1,5/2 Ore. Si aggiusta di sale e alla fine si filtra il brodo e si lascia raffreddare.Io lo avevo preparato il giorno prima.

Cottura del polpo
In una pentola piuttosto capiente  (dovrebbe essere a onor del vero di coccio!!!)si mette a bollire l'acqua e quando bolle si sala e si immerge il polpo insieme alle patate sbucciate*, alloro, 1 spicchio di aglio, prezzemolo.
Si lascia sobbollire 20 minuti poi si spegne e si lascia chiuso a riposare circa 3 ore. 

Ravioli 
200g farina di grano
100g semola rimacinata 
Sale 
Mezzo cucchiaino di paprica dolce affumicata 
Acqua quanto basta 
2 uova 

Ripieno
350g di patate 
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di Prezzemolo 
Sale 

Si salta in una padella con 1 cucchiaio di olio, aglio e prezzemolo tritato per 3 minuti, si spegne si aggiunge alle patate appena cotte* e passate nello schiacciapatate. Si mescola il tutto è si aspetta che si freddi.
Seguendo attentamente le indicazioni di Monica per fare la pasta:

Sulla spianatoia fate la fontana con la farina, al centro aggiungete le uova, un pizzico di sale, la paprica ed iniziate ad impastare. Via via che impasterete dovrete aggiungere l’acqua fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea, aggiungete poca acqua, io circa 60 ml) facendola ben assorbire prima di aggiungerne altra. Lasciate l’impasto a riposare sulla spianatoia coperto a campana con una ciotola per almeno mezz’ora prima di stenderlo per fare i ravioli.


Io ho steso la pasta con l'aiuto della mitica macchina Imperia ormai mia alleata da tempo. Quindi dopo la stesura della pasta di stendono le strisce di pasta e si dispone le palline di ripieno (circa 1 cucchiaino), distanziate circa 3/4 cm. Poi si ripiega la pasta e si fa attenzione che i due lembi aderiscano bene !!altrimenti si aprono durante la cottura.
Lasciare riposare coperti da un canovaccio.


Sugo del polpo
-Polpo lesso 
-5 Pomodori perini maturi    Io visto la stagione pomodori pelati o tritati
-Trito di 1 cipolla
-Prezzemolo

In una padella si mette ad appassire la cipolla tritata e per evitare che si bruci si aggiunge 1 romaiolo di fumetto. Quando la cipolla e' cotta si aggiunge il polpo precedentemente bollito una parte tagliato a tocchetti e una parte tritata fine.
Si aggiunge poi un altro romaiolo di fumetto e i pomodori a tocchetti piccoli e si abbassa il fuoco.
Si lascia cuocere per 20 minuti e si spegne.


Il piatto finale avrà una fondo con il sughetto di polpo con sopra i ravioli di patate.
Il tutto cosparso con paprica dolce e del prezzemolo tritato.





domenica 25 ottobre 2015

Pollo disossato,ripieno effettuato, commensale ben sfamato!



Pollo ripieno di salsiccia, lomo adobado, paleta iberica cocida, noci, pistacchi, chicchi di uva con gravy al Verdejo de Rueda e ricordo di pure' alla paprica.
Disossare un pollo??? Ma cosa si inventano le ragazze dell'mtc???E la Patrizia  la nostra vincitrice, dopo la prima vittoria con i pici che piacquero a tutti immensamente(li trovate qui) tanto da aver coniato il verbo piciare.... ;-) ora cosa ha inventato quella di farci disossare un pollo...roba da pazzi. 

Diciamolo pure nn c'è mai da rilassarsi un mese?!!Ma il bello è proprio questo perché  nn si finisce mai di imparare...

E allora disossiamo anche il pollo e facciamolo vedere che siamo brave da fare invidia ai grandi chef....è nn so se tutti proprio tutti un pollo lo avranno mai disossato.....così bene come noi!!
Io mi sono divertita e soprattutto ci sono riuscita alla prima anche se c'ho messo un'ora abbondante per disossare il  pollastro per poi aggiungere quasi un'ora per preparare il ripieno, farcire e cucire. Tutto questo grazie alle spiegazione attenta e precisa di Patrizia senza la quale avrei annaspato nel buio.Insomma sono molto soddisfatta per tutto il procedimento è né viene fuori un piatto buonissimo da leccarsi i baffi!!!

Una cosa però nn mi è riuscito lo confesso, il purè che ho fatto altre volte.... questa mi è venuto uno spatascione tremendo ....ho cercato di rimediare ma niente da fare.
Ma bando alle ciance partiamo con la ricetta e soprattutto con l'operazione del disosso!!!

Come ti disosso un pollo senza rimetterci un dito
1 pollo da circa 1,5kg proveniente da una allegra vita all'aperto.
Io ho usato 1 coltello santoku  che nn ci incastrava molto ma l'affilatura ottima mi ha aiutato a fare un buon lavoro.
Le dritte che qui riporto sono della Patty che ha preso come riferimento la tecnica nientepopodimeno che del Cordon Bleu di Parigi:

"Prendete il vostro busto di pollo eviscerato, pulito e fiammato per eliminare eventuali residui di piume. Rinfreschiamo subito un po' di anatomia andando a lussare entrambe le cosce. Con il busto del pollo dritto di fronte a voi, dovrete infilare il pollice della mano sinistra (se non siete mancini) nella cavità intestinale fino a toccare l'articolazione dell'anca. Con l'altra mano tirate indietro la coscia rompendo l'articolazione. Il femore deve uscire dalla cavità dell'anca. Fate la stessa cosa con l'altra coscia. 

Dovete togliere la forcella dello sterno. E' una delle operazioni più delicate: ruotate il pollo sempre in posizione supina, con il petto verso di voi. Spingete indietro delicatamente la pelle della cavità del collo. Toccate la polpa del petto intorno alla cavità e potrete percepire la forcella. Incidetela con la punta del coltello.
Con il coltello raschiate la carne intorno alla forcella in modo da farla apparire, quindi con delicatezza recidetela al vertice con il trinciapollo, facendo attenzione a non bucare la pelle. 
La forcella è libera anche se l'osso lungo è ancora all'interno e verrà eliminato successivamente.

Adesso ruotate nuovamente il pollo e mettetelo con il petto a contatto con il tagliere. Tenetelo   schiacciato con una mano ed incidete nel centro della spina dorsale scendendo dal collo alla coda. Qui troverete resistenza all'inizio ma poi proseguendo sarà molto più agile. Aprite quindi il pollo a libro. Via via che procedete nel lavoro, asciugatevi bene le mani cercando di averle sempre prive di grasso che inevitabilmente potrebbe rilasciare il volatile. Il coltello deve essere sempre ben fermo nella vostra mano. 
Procedendo dall'alto verso il basso e dalla colonna verso l'interno, fate scorrere la lama del coltello appoggiandola alla cassa toracica ed incidendo in profondità, cercando i raschiare bene la polpa dalle costole. Procedete con calma da una parte e poi dall'altra. 
A questo punto avrete quasi terminato la parte più difficile. La gabbia toracica sarà quasi completamente staccata dal petto. Resterà lo sterno che potrete sollevare e staccare dal basso verso l'alto. Una volta inciso nella lunghezza, si staccherà completamente il resto dell'ossatura. Toccate il bordo del petto all'altezza del collo ed eliminate la parte lunga della forcella sempre incidendo con la punta del coltello. Tenete la carcassa da parte. 


Adesso grattate via la polpa dalle ossa delle anche e staccate l'osso dalla giuntura della coscia con il trinciapollo. L'osso lungo della coscia sarà invece lasciato al suo posto per mantenere una bella forma finale. 
Tagliate con il trinciapollo le ali all'altezza dell'articolazione. Quindi rimuovete il resto dell'ala in corrispondenza delle giunture. Spingete con il dito la pelle dell'ala all'interno della cavità che si sarà formata dopo l'eliminazione dell'osso.  

Il vostro pollo è disossato. Palpate con le mani la carne di tutta la superficie per sentire se qualche piccola scheggia di osso sia rimasta ed eventualmente eliminatela. Procedete a stendere il ripieno con cura."

Ripieno del  mio pollo:
-250g di lomo adobado (qui è il filetto di maiale speziato con paprica dolce) tritato
-150g di salsiccia fresca
-100g di carne manzo tritato 
-100g di paletta iberica cocida tritata (è la zampa anteriore del maiale cotta )
-Paprica dolce "Pimenton de la Vera" 
-circa 15 pistacchi sgusciati
-circa 5 chicchi di uva bianca
-circa 10 noci sgusciate e spezzettate
-1 fetta spessa di formaggio  bleubasque tagliato a tocchetti 
-1 carota tagliata a rondelle
-1 porro tagliato a rondelle
-Olio evo
-sale e pepe 
-1 bicchierino di vino bianco Verdejo de Rueda

Dopo aver tritato il tutto si mescola bene in una ciotola le carni e si condisce con sale e pepe.
Si dispone il ripieno sul pollo e alla fine si mettono i chicchi di uva e il formaggio pressandoli un po'.


"Sollevate i lati del volatile per richiuderlo, fate coinciderei lembi di pelle con grazia e procedete alla cucitura. Cominciate dal collo e scendete cucendo senza tirare troppo la pelle perché con la cottura, tenderà a gonfiarsi e ritirarsi con il rischio di spaccarsi e rovinare tutto il vostro paziente lavoro. Potete usare filo da cucina o filo di seta a vostro piacere. Io Filo da cucina !!!
Una volta cucito il vostro pollo Legate le cosce per mantenere la forma in cottura.


Inumidite un largo foglio di carta da forno ed avvolgetevi stretto il pollo chiudendolo come un caramellone. 
Avvolgete il caramellone in un lungo foglio di alluminio e legatelo con dello spago per dare definitivamente una forma cilindrica al vostro pollo. Adesso potete mettere in frigo per 2/3 ore o se preferite, per tutta la notte fino al momento di cuocerlo. Per la cottura bollita (ad esempio per la galantina), potrete lasciare il vostro pollo direttamente avvolto come indicato."

Per la cottura al forno, eliminate la carta, condite l'esterno del pollo massaggiandolo con sale e pepe quindi strofinatelo con piccoli fiocchi di burro che serviranno a mantenere morbida la pelle durante la cottura. 
Dopo aver fatto riposare il pollo in forma all'interno della carta da forno e alluminio, procedete la cottura.
Accendete il forno a 180°.
In una larga pirofila versate 4 cucchiai di olio extravergine.
Affettate sottilmente il porro. Aggiungete la carota a fettine e le erbe aromatiche.
Sistemate il pollo sul fondo preparato dopo averlo condito con sale e pepe e cosparso con il burro.
Infornatelo.
Dopo 15 minuti, aprite e bagnate il pollo con il Vino bianco e proseguite la cottura.
Ogni 10 minuti, bagnate il pollo su tutta la superficie con i suoi succhi per mantenere morbida la pelle e non farla seccare.

Proseguite la cottura per circa 2 ore nel mio caso.
Dovrete calcolare, dice Patty,  1h di cottura per ogni chilo di pollo ripieno. Se per esempio con il ripieno otterrete un pollo di 1,200 kg, dovrete cuocere per c.ca 1h20 minuti.

NON usate il forno ventilato perché seccherà la pelle del vostro pollo rompendola.
Girate il pollo un paio di volte durante la cottura aiutandovi con cucchiai o palette di legno per non bucare la pelle.
Quando siete in fondo alla cottura, verificate il colore dei succhi che escono dalle suture.
Se schiacciando leggermente con un cucchiaio di legno vedrete uscire del liquido trasparente, il pollo sarà cotto. Proseguite se vedete che i succhi sono ancora rosati.
Quando il pollo sarà pronto, toglietelo dalla pirofila e tenetelo in caldo per preparare il gravy.

Preparate il gravy al Verdejo de rueda 

-800 ml di brodo di pollo (da preparare con la carcassa di pollo)
-100 ml di Vino Verdejo de Rueda (lo stesso che utilizzerete per la cottura del pollo)
-2 cucchiai rasi di farina 00
-Sale  e pepe macinato al momento.


Secondo le indicazioni di Patrizia:
Quando il pollo sarà cotto, dovrete avere già il vostro brodo di pollo pronto e caldissimo.
Io ho utilizzato la carcassa della cassa toracica, e le ali con l'aggiunta di 1 carota e 1 porro e 1 foglia di alloro 
Dovrete avere a disposizione 800 ml di buon brodo caldo e separato dal grasso rilasciato dalla pelle.
Dalla teglia in cui avete cotto il pollo, scolate i liquidi filtrandoli dalle parti solide (carote, cipolle, aromi), che terrete da parte (potete frullarle con un po' di brodo caldo e fare una seconda salsina di servizio).
Mettete da parte i succhi filtrati in una ciotola.
Mettete la teglia su due fornelli.
Versateci il vino bianco e portate a ebollizione mescolando con un cucchiaio di legno per staccare dal fondo eventuali rosolature. Togliete dal fuoco.
In una casseruola dal fondo spesso, scaldate a fuoco medio basso, 3 cucchiai dei succhi tenuti da parte.
Aggiungete la farina facendola cadere a pioggia da un setaccio e mescolate con una frusta cuocendo fino a che il composto è fragrante e ben dorato, per circa 9 minuti.
Unite piano il brodo caldo mescolando bene e portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma.
Quando comincia a sobbollire, incorporate il liquido di deglassatura tenuto da parte.
Salate e pepate quindi lasciate sobbollire mescolando ogni tanto fino a che si è addensato (c.ca 20 minuti).
Passate al colino fine in una pentola per eliminare eventuali grumi.
Assaggiate e aggiustate di sale e pepe se necessario.
Servite caldo sul vostro pollo che nel mio caso era a temperatura ambiente e ci stava benissimo!

Per il contorno di purè di patate alla paprica dolce

-700g di patate
-100g di parmigiano
-50g di burro
-100ml di latte intero 
-Sale e pepe 
-paprica dolce

Cuocere a vapore le patate e poi ancora calde con l'aiuto dello schiacciapatate metterle in un tegame e unirci il latte caldo il burro  e il parmigiano.Mescolate continuamente e se necessario usate il setaccio per rendere il tutto più omogeneo,poi regolate di sale e pepe.E per completare una spolverata di paprica. Deve venire un bel composto denso nn come a me che per errore c'ho schiaffato 400ml di latte.... E mi è venuta una sbobbona liquida :-(


Con questa ricetta partecipo all'mtc di ottobre








venerdì 25 settembre 2015

E croissant sia!



Quanto tempo caro blog che nn faccio capolino..... ma ci risono anche se molto stanca e con tante cose che sono cambiate inaspettatamente purtroppo ma voglio riprendere...
Il giubileo dell'mtc mi invoglia a recuperare le energie e mettere le mani di nuovo in cucina e sul blog dopo un periodo di assenza. Mi sto sforzando parecchio per esserci e per ripartire alla grande con le sfide dell'MTC. 
E questo mese si parte alla grande con i croissants proposti da Rise of sourdough preacher 
Devo dire che io avevo fatto i croissant circa due anni fa e l'esperienza era stata molto burrosa e basta......non c'era quella leggerezza che si trova invece nei croissant del bar!!
Bene con questa ricetta ho provato 2 volte: la prima mi erano usciti fuori dei panetti pesanti e poco lievitati galleggianti nel burro stranamente sciolto e  misti a un senso di  rabbia  e delusione.
Ma la seconda volta  perché nn volevo mollare la sfida e....per magia forse perché ho seguito alla lettera ogni passaggio e i tempi al secondo, è stato un successo vero e proprio.....

Per 6 croissants al farro

140g farina  Manitoba 
60g di farina di farro 
110 ml latte
20 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
15 g zucchero
1 cucchiaino lievito di birra istantaneo mastro fornaio 
4g sale
1 cucchiaino aceto di vino bianco

100 g burro Lurpark per sfogliatura

Qui di seguito le indicazioni di Luisa Jane Rusconi.

In una ciotola sciogliete lo zucchero ed il sale con il latte e l’aceto.
A parte setacciate la farina con il lievito di birra istantaneo.
Unite il burro, gli ingredienti liquidi a quelli secchi fino ad ottenere un impasto grezzo.
Non lavorare troppo l’impasto, in modo da evitare di sviluppare la maglia glutinica. 
Formate un quadrato e avvolgetelo in pellicola alimentare. Fate riposare il panetto in frigo per 6 ore e se notate che l’impasto lievita dopo un paio d’ore sgonfiate l’impasto.
Poco prima di tirare fuori l’impasto preparate il panetto di burro schiacciandolo tra due fogli di carta da forno. Rimettete il panetto di burro nel frigo mentre stendete l’impasto.
Stendete l’impasto a circa 6 mm di spessore facendo in modo che sia largo poco più del panetto di butto e alto due volte l’altezza dello stesso.
Mettete il burro su una metà e richiudetevi l’altro lembo sopra e procedete con la piega a tre.

Avvolgete l’impasto in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero circa mezz’ora.
Stendete il rettangolo, avendo cura che la piega sia alla vostra destra, tirandolo ad una lunghezza corrispondente a tre volte il lato corto e fate una piega a tre.
Avvolgete in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero circa mezz’ora. Ripetete la piega a tre e il riposo in frigo. Se fa eccessivamente caldo fate riposare 15′ in frigo e 15′ in freezer.

Fuori dal frigo dividete l’impasto in due e stendete le due porzioni ad una dimensione di 26 x 34 cm e uno spessore di circa 3-4 mm ciascuna. Il piano di lavoro deve essere infarinato a sufficienza, ma non esagerate!
Sbattete l’impasto sul piano di lavoro due volte, per favorire sfogliatura, dopodiché tagliate dei triangoli dalla base di 11 cm circa (io uso un coltello molto grande e affilato tipo da macellaio).
Fate riposare i triangoli per 20′ in frigo prima della formatura.

Fuori dal frigo stirate leggermente la punta dei triangoli, praticate una piccola incisione in mezzo alla loro base e arrotolate con delicatezza i lembi senza premere né stringere troppo l’impasto.


Se fate i croissant la sera per il mattino metteteli in frigo per tutta la notte.
La mattina tirate i croissants fuori dal frigorifero almeno due ore prima della cottura, spennellateli con dell’uovo sbattuto e passato attraverso un colino a maglia fitta muovendo il pennello dal centro del croissant verso l’esterno per evitare che l’uovo faccia attaccare gli strati della sfoglia e copriteli con pellicola alimentare.
I croissant vanno lasciati lievitare a temperatura ambiente almeno due ore (con il caldo agostano, probabilmente in settembre saranno necessaire tre ore) e sono pronti quando tremano un po’ come un budino quando la teglia viene leggermente scossa (non esagerate, dopotutto non vorrete mica compromettere la lievitazione!).
Se volete cuocerli il giorno stesso disponete i croissant su una teglia da forno coperta con carta oleata, spennellateli l’uovo sbattuto, coprite con pellicola alimentare e lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 2-3 ore.


Prima di cuocere i croissant spennellateli nuovamente con l’uovo sbattuto.
Preriscaldate il forno a 220° C per 5′, cuocete per circa 10′ dopodiché abbassate la temperatura a 200°C e cuocete ulteriori 10′ o finché ben dorati.
 

mercoledì 20 maggio 2015

Pennette italo spagnole


Eccomi a partecipare anche questo mese all'MTC si perché alla fine diventa una droga confessiamolo pure ragazze.....e l'idea che ha avuto Paola la vincitrice  mi sembra geniale con uno dei primi piatti più buono per me in assoluto.....la pasta col pomodoro!
Attenzione quello che fa la differenza sono gli ingredienti che devono essere di primissima qualità, soprattutto i pomodori, per questo io ho scelto materia prima locale, escluso l'origano che viene da Lipari. Ed diamo il via al valzer dei sapori e dei profumi:
Pennette italo spagnole

Ingredienti per 2 persone 
200g di penne piccole rigate De Cecco
150/200g di pomodori ciliegina bio di Almeria
100g di formaggio fresco di capra 
1 spicchio di aglio
Olive nere di Aragona 2 cucchiai 
Origano secco
Olio extra vergine di oliva
Sale
Innanzitutto si mette sul fuoco l'acqua e quando bolle si aggiunge il sale e si butta la pasta.nel mentre si fanno saltare in un wok con un paio di cucchiai di olio evo per 5 minuti i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a metà, si sala e si aggiunge a fuoco spento il formaggio che disfa con un mestolo di legno e le olive.
E il sughetto è pronto! Quando la pasta è cotta si scola e si aggiunge al sugo si cosparge di origano e il piatto è servito!!! 


martedì 19 maggio 2015

Ciao Matisse


Ciao Matisse 
purtroppo te ne sei andato mercoledì notte e non puoi immaginare quanto ci manchi.....troppo veramente tanto. 
Si perché abbiamo passato insieme 14 anni e chi non ha avuto in casa un animale non lo può capire perché si perde un componente della famiglia a tutti gli effetti una presenza costante e quotidiana!! Una esperienza indimenticabile nella vita...
Mi ricordo che dal primo giorno che hai messo le tue zampette rosse a casa tutto è cambiato!! Eri un gatto molto particolare e originale io direi con una intelligenza al di sopra della media ...
Una mattina quando ancora non avevo capito il tuo caratterino pepato mi svegliasti portandomi sotto il il letto la tua ciotola "vuota" in bocca... per farmi capire che mi dovevo alzare perché volevi mangiare...
Non amavi la solitudine anzi volevi sempre stare in compagnia ma di chi volevi te e ahimè avevi le tue antipatie e le facevi notare.... Quando prendemmo Minou per farti compagnia fu amore a prima vista ma comunque tu in più volevi anche noi indiscutibilmente i tuoi genitori adottivi...
Eri troppo simpatico un vero gatto "rosso malpelo" come ti aveva soprannominato il nostro veterinario da una vita Franco...che era l'unico che ti sapeva veramente maneggiare, si perché eri il terrore dei veterinari

La prima volta che ti portai a fare il vaccino scoprimmo la tua idiosincrasia per i veterinari infatti la sfortunata dottoressa di turno (appunto perché non c'era Franco ) che incominciando ad avvicinarsi a te elogiava la tua bellezza, perché eri bello ma bello davvero, ebbe la malagurata idea di  allungare la mano ingenuamente per farti una carezza e tu con una rapidità incredibile  e ferma decisione le sferzasti uno dei tuoi famosi colpi un  graffio sottile e profondo ....e poi scappasti furtivo sotto un mobiletto a nasconderti iniziando a ringhiare come una vera  fiera..... 
I momenti successivi furono da barzelletta perché le povere veterinarie si mascherarono dietro guanti da falconiere e occhialoni  antigraffio per tentare di recuperarti e tu....facesti volare anche i guantoni...se rivedo quella scena adesso mi viene da ridere  a crepapelle ......e poi come andò a finire...fui io che ti recuperai prendendoti per la collottola e ti rimisi nella gabbietta!!!e da allora solo io ti potevo avvicinare per farti una puntura.

Eri spavaldo e arrogantello con uno sguardo fiero,un fisico imponente quasi 9 kg e molto sicuro di te ma sapevi trasformarti in un supercoccolone quando venivi a cercare le nostre carezze e ti scioglievi tra i nostri abbracci!! 

Questo blog nasce grazie a te e continuerà con questo nome perché tu sarai sempre tra noi piccolo grande peloso. 
So che adesso stai bene Matisse e anche se materialmente non ti vedrò più sono convinta che tu sei rimasto insieme a noi....

 

domenica 10 maggio 2015

I fusilli veloci veloci...


Versión español más abajo 
A me la pasta piace e parecchio e devo confessare che se nn fosse per il giro vita il cui aumento è direttamente proporzionale alle dosi di pasta che ingurgito....... la mangerei tutti i giorni senza che mi venisse a noia....in tutti i modi possibili e di tutti i formati esistenti al mondo!!!

Fusilli vegetariani 

Ingredienti per 2 persone 
-160g di pasta.   Io fusilli 
-200g di piselli freschi o congelati
-Panna di soia
-Olio evo 
-Aglio 1 spicchio
-Sale

Si saltano i piselli in una padella con 2/3 cucchiai di olio e 1 spicchio di aglio, a fuoco piuttosto vivo si fanno cuocere per circa 15 minuti aggiungendo un poco di acqua per evitare che i piselli si attacchino. A cottura ultimata togliere l'aglio, salare e aggiungere la panna di soia che si sposa in modo ottimale con i piselli creando un sughetto leggero senza essere pesante.
Durante la cottura dei piselli naturalmente per non perdere tempo si mette l'acqua sul fuoco in una pentola capiente e quando bolle si sala e si aggiunge la pasta scelta. Si lascia cuocere e quando ci sembra cotta (qui i pareri sono discordi) si scola e si condisce con questo sughetto vegetariano e se piace una buona dose di parmigiano....


Fusilli vegetarianos

Siempre me ha gustado la pasta y si no fuera para la "línea" me comería pasta todos los días de verdad....de todos los formados existentes y con todos tipos de salsas....parece que la dosis de pasta a comida sea 80g cada persona.... Si queremos ser correctos y no sentirnos culpables...

Ingredientes para 2 personas 

-160g de Pasta italiana yo he usado el formado fusilli 
-200g de guisantes frescos o congelados
-Medio bote de nata de soja 
-1 diente de Ajo
-Aceite de oliva extra virgen
-Sal
 Se pone los guisantes en una sartén con 2 cucharadas de aceite de oliva extra virgen y el ajo a fuego vivo, removiendo a menudo unos 15 minutos para evitar que se peguen.cuando estarán listo se añada la nata y ya está. Mientras tanto se hierve el agua para cocer los fusilli y cuando hierve se añade la sal y se verte la pasta. Cuando la pasta estará lista se escurre y se condimenta con la salsa vegetariana de guisantes y nada de soja. Si queremos podemos añadir una buena dosis de parmesano ;-)

domenica 3 maggio 2015

¡El pan mi pasión!


Este pan me parece genial......Lo encontré (y lo hice enseguida) en el libro de Ibán Yarza El Pan Casero hace un año. Este periodista vasco se ha convertido también en ser experto de panadería de tal manera que corre por toda España dando clases  de pan. Que envidia!!! Este pan lleva la firma de Dan Lepard, hombre ecléctico, de hecho es panadero, fotógrafo y periodista a la vez....  que durante el verano del 2012 se trasladó a San Sebastian donde hizo sus cursos de panes. La particularidad de llevar muy poca masa madre  está bien por el verano con las altas temperaturas. 
Yo he aportado unas variantes:

Ingredientes 

-10g de masa madre                 yo 30 g
-475g de harina 0                      yo harina de trigo de molino de piedra Cerecinos
-25g de harina integral              yo harina de centeno
-280g de agua de grifo caliente  (35℃ mas o menos)
-2 pizcas de sal

Disolver la masa madre en el agua, después añadir harina y mezclar con las manos hasta cuando no se haya absorbido toda el agua. Añadir la sal. El amasado es fácil sin ninguna problema y s maneja bien.

Cuando se habrá obtenido una bola la pleguemos varias veces sobre la mesa y la batimos por 10 minutitos. Parece que este' bien para al humor :-). 
Después dejamos reposar en un lugar templado toda la noche. 
Yo prepare' la masa la noche  previa y hasta las 12 del día siguiente la dejé en paz! 
Es increíble como con sólo 10g-30g de masa madre pueda crecer así.....

Ahora con la masa tan esponjosa hay que tener cuidado al manejarla para evitar que se deshinche.
Vertemos la masa sobre la encimera que hemos enharinado un poco en antelación y con mucho cuidado formamos una bola y la dejamos relajarse por 20 minutos. Durante este rato la masa se relaja y va a quedar más manejable. Abrimos un poco la masa, con los dedos desde el centro hacia el exterior  y obtenido algo parecido a un rectángulo empezamos a enrollarlo hacia nosotros recordando de sellar bien el pliegue final. A reposar 30 minutos más, cubierto con un trapo de cocina. Enseguida horneamos  poniendo el pan  sobre una placa con papel de hornear, a 250°C por 15/20 minutos y después bajar la temperatura a 200°C por 30 minutos. Acordarse de poner debajo en el horno una bandeja metálica con medio vaso de agua para crear el ambiente húmedo. Cuando se saca del horno poner a enfriar sobre una rejilla. 

La versione in italiano si trova qui ;-)


martedì 28 aprile 2015

Il pan di Spagna che sorpresa meravigliosa!


Sono rientrata ieri da Firenze dove avevo preparato tra mille dubbi e quesiti (prima di farlo...) il pan di Spagna  per la sfida dell'ITC di Aprile, anche perché io non ho grande simpatia per quello che i miei concittadini locali chiamano bizcocho.... già pensavo a qualcosa di gommoso, e secco....
Invece devo dire con immenso piacere che è venuto fuori un signor Pan di Spagna, soffice, elastico e soprattutto di una delicatezza e di un sapore incredibile...... che sicuramente rifarò non ho il minimo dubbio.
Io ho scelto tra quelli descritti nel post della vincitrice di Marzo Maria Grazia quello a freddo di Iginio Massari e dimezzando le dosi mi sono venuti due pds di circa 20cm di diametro che ho diviso in due e ho farcito con crema pasticcera e fragole. 
Confesso che non ho molta simpatia per i dolci super farciti e con tremila decorazioni e poi visto che il protagonista era solo lui il pan di Spagna non l'ho voluto caricare troppo lasciandogli la parte del protagonista.


Pan di Spagna
-uova  bio 300g
-zucchero bianco 200g
-farina 00 W 150/170 150g
-scorza di 1 limone bio  grattugiato
-fecola 50g
-un pizzico di sale

Sbattere molto bene in una ciotola le uova  intere (nel mio caso 6) con lo zucchero, che significa circa 15 minuti( io con uno semplice sbattitore) e quando il composto è cresciuto fino a sestuplicare si aggiunge la farina e la fecola precedentemente passate da un colino a maglie fitte. L'importante è aggiungere la farina con un procedimento uguale a quando si aggiungono le chiare di uova, cioè con movimento rotatorio dal basso verso l'alto.
Dopodiché si versa il composto nello stampo imburrato e infarinato e si inforna a 180ºC per circa 40 minuti di cui  gli ultimi 5 minuti con cottura dal basso per fare asciugare anche il sotto.
Si sforna si toglie dagli stampi e si lascia freddare. 
A questo punto si può conservare il psd coperto anche per il giorno dopo, ed io ho fatto così. 
                                
Crema pasticciera
-2 tuorli bio 
-3 cucchiai di zucchero
-1 cucchiaio di farina
-400ml di latte caldo

Si fa riscaldare il latte senza farlo bollire, intanto si sbattono i tuorli e lo zucchero insieme con l'aiuto di un mestolo di legno, poi si aggiunge poco a poco il latte e si mescola il tutto. Si rimette il composto, futura crema, sul fuoco basso e si gira fino a raggiungere la densità desiderata. Attenzione perché basta un attimo che si attacchi il fondo o che impazzisca la crema....ci vorranno circa 10 minuti per ottenere la giusta densità!!

Fragole per farcire il ripieno
-300g di fragole bio
-1 cucchiaio di zucchero
-succo di 1 mandarino
Si tagliano le fragole a fettine e si aggiunge 1 cucchiaio di zucchero e succo di 1 mandarino, si mescola e si lasciano in frigo per mezz'ora. Poi sono pronte per essere aggiunte alla crema.
Si tagliano  i 2 psd a metà e si farciscono  con la crema e le fragole.Si ricoprono con altra metà.

Copertura con glassa ad acqua
superveloce e facilissima si scioglie 150/200g di zucchero a velo in 30 ml di acqua e si gira velocemente fino ad ottenere un composto bianco e semi denso pronto da versare sopra.

L'altra torta l'ho decorata solo con zucchero a velo, ma la foto qui sotto è l'unica testimonianza della farcitura....che ho condiviso a colazione con la mia amica Delphine nel suo giardino incantato!!! 


  

venerdì 10 aprile 2015

El pan para compartir



Este pan llamado Danubio o Partybrot es un pan alemán para compartir en cualquier ocasión. Hacía mucho que quería hacerlo y después de haber encontrado esta receta en el libro La pasta madre di Riccardo Astolfi he decidido ponerme en acción. En su receta donde cada bollo esta' relleno, pero cómo era mi primera vez ¡he preferido empezar con lo más sencillo! 

Ingredientes 
-150g masa madre
-450g harina 0
100/120ml leche
-70g mantequilla blandita sacada de la nevera media hora antes
-50g azúcar 
-1 huevo 
-Sal
-Semillas varias 

Esta vez he utilizado la panificadora  con el programa amasado y antes de todo  he disuelto la masa madre en la leche en un bol donde luego he añadido el huevo y he seguido batiendo un par de minutos. Enseguida transferir este compuesto medio liquido en la cubeta de la maquina, donde vamos vertiendo también harina y azúcar. Encendimos la maquina y cuando se ha formado una masa homogénea se puede añadir la mantequilla y la sal.
Al final tendremos una masa homogénea  y blanda que  dejamos hincharse en un lugar templado como el horno, toda la noche. Si el día siguiente no podemos trabar la masa podemos guardarla en la nevera sin ningún problema. Cuando decidimos trabajarla la deshinchamos y formamos tantas bolitas pequeñas cuantas queríamos, yo he preparado 12 trozos de alrededor  80g. Les he puesto en un molde de 26cm de diámetro bastante cerca pero no pegadas y he dejado que se hinchasen 1 hora más o menos. 
Al momento de hornear mientras se  calienta el horno a 180ºC se pasa un poco de leche con un pincel sobre el pan y se echan por encima una semillas como sésamo y amapola.ahora se hornea  por 30/40 minutos.
Sacar el pan y dejar que se enfríe sobre una rejillas.

Este pan esta adapto como base para comerse como postre o desayunando y también puede sustituir el pan habitual 


venerdì 27 marzo 2015

Torta provenzale e chi ha vinto?


Io non ho mai avuto paranoie o fissazioni tipo prima di uscire di casa farmi domande come: 
ho chiuso l'acqua? E il gas?Le ho date tutte le mandate?
Ma la scorsa settimana mi si è insinuata nel bel mezzo del pomeriggio mentre andavo a yoga, una vocina che diceva
"Ilaria hai spento il fuoco?" Che poi io ho le piastre a induzione ma io lo chiamo sempre fuoco.
Ero sicura al 99% che le lenticchie erano spente ma....
"E adesso come fai?
"Devi tornare a casa..!"
Certo se tornavo a casa saltava il programma e siccome ne avevo un gran bisogno di andare a yoga....   ho deciso di rischiare tutto  e se le lenticchie bruciavano pace si sarebbe solo riempito la casa di fumo..... Mi piace il sarebbe...
Invece poi ho vinto io  il fuoco l'avevo spento....  e la vocina se n'è andata a quel paese....mi dispiace per te vocina ma la prossima volta presentati un po' più positiva....

Eccoci di nuovo alla sfida nº 46 dell'MTchallenge e questa mese la spumeggiante  vincitrice Elisa Baker  ..........ci porta a scoprire i segreti della pasta brisee di Michel Roux.

Avevo voglia di fare qualcosa con le verdure e mi è venuto in mente di mettere in questo guscio burroso e magico le tipiche verdure della ratatouille piatto tipico provenzale che mi piace da pazzi!! Vediamo di mettere un po' di colore in queste grigie giornate di pioggia di inizio primavera...... :-(


Torta provenzale

Tortiera di 20/22cm di diametro con fondo amovibile
Ingredienti per 4 persone 

Per la Pasta brisée 
150g di farina 0
100g di farina di farro integrale 
150g di burro leggermente ammorbidito 
1 uovo 
1 cucchiaio di latte 
Zucchero 
Sale 

Per ripieno
1 melanzana bio
1 peperone piccolo rosso
1 zucchina
mezza cipolla
alloro
100ml di panna da montare 
20/30ml di latte
1 uovo intero 
1 tuorlo
4 pomodori secchi 
3 spicchi di aglio 
Olio evo
Sale e noce moscata


Si deposita le farine a fontana su un piano, nel cui centro si mette il burro a pezzetti, zucchero,  il sale e uovo e si lavorano con le dita delle mani, poi si inizia ad aggiungere la farina che stava intorno e si continua a lavorare, si aggiunge il latte e si continua fino ad ottenere una massa omogenea. Quando la pasta brisée è pronta si può conservare in frigo avvolta nella pellicola, io normalmente la preparo il giorno prima di fare la torta salata.
Al momento di utilizzarla si stende con un mattarello in uno strato sottile più  velocemente  possibile per nn fargli prendere troppo calore ed evitare che si appiccichi al piano. Si mette nello stampo direttamente senza carta forno, lasciando che fuoriesca dai bordi e con un pezzetto della stessa pasta si schiaccia tutto intorno per fare aderire la pasta ai bordi. Si buca la pasta con una forchetta e poi la mettiamo in frigo in attesa di preparare l'interno.

Si mettono i pomodori secchi a mollo in acqua calda.

Accendere il forno a 160/170ºC statico 

Per il ripieno:
prima di tutto si tagliano la melanzana, il peperone e la zucchina a dadolini e li mettiamo a saltare separatamente in una padella con un cucchiaio di olio e aglio ciascuno. Le verdure devono saltare qualche minuto, con un pizzico di sale, non di più perché  poi proseguiranno la cottura all'interno  della torta. Inoltre si fa imbiondire mezza cipolla tagliata sottile in un filo di olio per qualche minuto. 
In una ciotola si sbattono le 2 uova con la panna e il latte più la noce moscata e un pizzico di sale.

Si riuniscono tutte le verdure e la cipolla nel guscio della pasta brisee e infine si versa sopra la panna e le uova sbattute, si cosparge con origano e si aggiungono anche i pomodori secchi rinvenuti tagliati a tocchetti e si inforna per 30/40 minuti nel secondo livello.Gli ultimi 5 minuti metto la cottura ventilata dal basso per fare asciugare bene la base. 

Servire a tº ambiente.

hummus di carote che bonta'

"

Era settembre.......e mi dicevo "Il prossimo mese  riprendo lo starbook-redone....ah il prossimo.....uff ....il prossimo" e cosi' facendo sono arrivata a Gennaio! 
Guardiamo se adesso comincio bene l'anno ;-)
Riguardandomi le ricettine perse ho  intanto avuto l'ispirazione dal bel hummus di carote della mia amica Gaia che come starbooker ha fedelmente riprodotto la ricetta dal libro River Cottage Veg Every Day!di H. Fearnely-Whittingstall nel mese di Settembre. E adesso cerco di recuperare il tempo perso con questo appuntamento mensile che grazie alle  nostre Starbookers ci propone ogni mese un libro nuovo di ricette da scoprire e da rifareeee !!
A proposito di carote sara' stato un segno del destino ma proprio a NewYork i primi di Settembre al mercatino di Greenwich village indovina indovinello cosa ho fotografato a ripetizione??


Carrot hummus
Ingredienti per 4 persone

-500 g di carote
-1 cucchiaino di semi di cumino
-1 cucchiaino di semi di coriandolo
-6 cucchiai di olio evo
-1 cucchiaino di miele
-3 spicchi di aglio schiacciato
-succo di 1/2 limone
-succo di 1 arancia
-3 cucchiaini di tahina
-sale e pepe

per il procedimento ho seguito le istruzioni di Gaia , l'unica differenza e' che non ho aggiunto gli agli nel secondo tempo anche se avevano cotto in forno insieme alle carote.Il pane delle foto e' il mio quello del post precedente lo slowpane ;-).
A me questo hummus mi e' piaciuto: ha uno spiccato sapore dolce ovviamente, ma il cumino ed il coriandolo insieme gli danno quel tocco di carattere che non guasta! Certo io ho seguito il consiglio tuo Gaia di non metterci l'aglio!Per finire consiglio di mangiarlo il giorno dopo perche' i sapori sono piu' nitidi al palato.Con questa ricetta partecipo allo Starbook-redone di Gennaio e alla bella iniziativa di ogni venerdì  Gluten (free)Friday!


Versión español 
Hummus de zanahorias 
ingredientes para 4 personas
-500 g de zanahoria 
-1 cucharadita de semillas de comino
-1 cucharadita de semillas de cilantro
-6 cucharadas aceite de oliva extra virgen 
-1 cucharadita de miel
- 3 dientes de ajos
-zumo de medio limón 
-zumo de 1 naranja 
-3 cucharadas de tahina
-sal y pimiento 

Precalientar el horno a 200ºC.
En un pequeño sartén poner las semillas de comino y cilantro a tostar unos minutos hasta cuando empiecen a producir sus profumes típicos. Trasladarlos en un mortero y machacarlos hasta reducirlos en pasta muy fina.mezclar en un bol 4 cucharadas de aceite con las semillas, el ajo y al miel.añadir las zanahorias cortadas en trocitos por la largura , echar el sal y  seguir mezclando.transferir todo en un sartén para el horno y dejar cocer unas medía hora o hacia que las zanahorias no sean tiernas.
Después de quitarlas del horno dejar enfriar las zanahorias y verterlas a triturar en el mixer donde hemos añadido lo zumo de limón, de naranja y la tahina. Yo he tirado el ajo pero la receta lo añade a triturar. Cuando es reducido en una crema estará listo. 
Creo todavía que el día siguiente quede más sabroso.
El pan es el mío del post anterior ;-)




domenica 22 marzo 2015

Trafico de masa madre


Esta vez  hablo de masa madre y por supuesto de pan, el pan que lleva consigo los sabores naturales y sin conservantes  de toda la vida! 
Como me gustaría compartir recetas y experiencias personales con quien le apetezca y ofrecer la posibilidad de probar masa madre os espero el jueves 26 de marzo, por la tarde, el la ekodenda  Getxoko Hurbilekojalea Calle Telletxe,13 en Algorta.

Empecé haciendo pan hace casi 2 años gracias a mi amiga Laura de Florencia que me animó a probar un trozo de su  masa madre. La verdad es que tenía muchas dudas sobretodo en la conservación de la misma... Pero al final sigo con masa madre y no podría estar sin ella. Todo lo pase' muy divertido  porque me acuerdo que cuando me marche' por Bilbao llevaba en la maleta junto a la masa madre envuelta en un trapo de algodón, su perfume inolvidable que me encantaba de verdad... 




Refresco de masa madre
(Cada 4/5 días)  
Se llaman también ciclos de alimentación porque al final vamos a alimentar nuestra masa para que cuando la utilicemos sea bien activa.
La masa madre se conserva muy bien en el frigo en un jarro de vidrio  tapada  pero demasiado apretada o  con  película.

Ejemplo 
para 300g de masa madre:

150g de agua del grifo
300 de harina 0

Cogemos nuestra masa y en un bol la desechamos con el agua, luego añadimos la harina y vamos a formar una masa sin trabajarla mucho, ocurrirán 2 minutos.La ponemos en un jarro y después de 1 hora a tº ambiente la ponemos en la nevera. En cuanto los microorganismos empiezan a fermentar (dentro de unas horas) la masa se hincha y adquiere sabor. Claro que si se deja transcurrir demasiado tempo la masa se acidificará en exceso para algunos, aunque para otros estará bien así.


lunedì 16 marzo 2015

lemon and sultana cheesecake

Si si è proprio....ho l'onore di fare parte anche solo per questo mese del mitico gruppo dello Starbook!!! È la volta di un libro regale che propone dolci, dolcetti e biscotti per l'ora del tè 
                                                      Tea Fit for a Queen
                                         Recipes and drinks for Afternoon Tea
                                     (in association with Historical Royal Palaces) 
Ho provato un cheesecake con l'uvetta e il limone i dettagli li trovate sia qui sotto che  di là nello starbook ;-) 
                                           Lemon and Sultana cheesecake 
Per 10/12 persone
-500g crema di formaggio   Io Philadelphia
-150ml panna
-125g zucchero di canna superfine
-3 uova separate
-scorza grattugiata di 2 limoni
-1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
-1 cucchiaio di maizena mescolata con succo di 1 limone
-100g di uva sultanina

Per la base
-1 uovo intero a t° ambiente
-40g di zucchero di canna
-scorza grattugiata di 1/2 limone
-40g di farina auto lievitante
-15g di burro fuso e poi un extra per ungere lo stampo

Preriscaldare il forno a 170°C
Ungere con burro la base di 20 cm di diametro  di una tortiera dal fondo amovibile  e adagiarvi la carta da forno.
Iniziare preparando la base:
 
Sbattere l'uovo con lo zucchero in una ciotola fino ad ottenere un impasto spumoso e morbido che alzate le fruste formi un nastro che non si interrompe; in gergo culinario si dice  che la crema deve scrivere. Per ottenere tutto ciò  ci vogliono circa 10 minuti. 
Aggiungere la scorza del limone, la farina e il burro e mescolare con un cucchiaio di metallo, poi mettere il composto nello stampo e con l'aiuto del cucchiaio stenderlo uniformemente su tutta la base.
Cuocere 15 minuti fino a che la base non sia dorata, lasciare raffreddare nello stampo.

Nel frattempo dedicarsi al resto del dolce: sbattere il formaggio, la panna lo zucchero e i tuorli, la scorza di limone e la maizena fino a che non si  ottiene un composto ben mescolato ed omogeneo. Separatamente sbattere le chiare con un pizzico di sale a neve ferma e quando saranno montate aggiungerle al composto precedente con il classico movimento rotatorio dal basso verso l'alto e infine aggiunger l'uvetta sultanina.
Con attenzione versare il composto sopra la base nello stampo e cuocere per 40/45 minuti.
Raffreddare nella tortiera e poi lasciare la cheesecake  tutta la notte in frigo e toglierla solo 30 minuti prima di servirlo di modo che possa sprigionare tutto il profumo del limone.

Note mie
-La ricetta è piuttosto facile e devo dire che la base così non la conoscevo. Questa è risultata molto spugnosa e piacevole.Una ottima alternativa alla base classica con le marie  e burro!
-secondo me lo stampo è veramente troppo piccolo perché viene una cheesecake eccessivamente alta come si vede dalla foto, sproporzionata, sgraziata  direi....consiglio vivamente  di utilizzare una tortiera di 22 anche 24 cm di diametro. E poi 500g di Philadelphia sono davvero tanti io ho altre ricette di cheesecake  dove si arriva ai 400g e già sono abbastanza....
-L'uva sultanina per me è troppa ne bastano anche 80g ma questo è un mio gusto personale (anche se sono una amante dell'uvetta).
Ricordarsi di usare limoni biologici visto che utilizziamo la scorza grattugiata;-)
Secondo me la cottura a 170°C è un po' alta (bastava 150°C) perché mi si è colorito troppo sopra  e non l'ho coperto in quanto rischiavo che il foglio di alluminio si attaccasse alla superfice viste le dimensioni troppo ristrette della tortiera con conseguente altezza quasi al bordo del dolce.....:-/
-Una cosa che ho notato nel momento in cui ho aperto la tortiera è stato che la carta forno si era ammollata e quindi un brivido è corso lungo la schiena ma poi tutto si è risolto!!! Ma mi chiedo se per forza dobbiamo mettere la carta forno??
-Infine devo dire che  il dolce ha un sapore buonissimo e delicato con un aroma di limone che ci sta alla perfezione e con l'aggiunta di uvetta che mai avevo mangiato in una cheesecake !!! Forse è un po' disadorna senza niente a completare la superficie ma vi posso assicurare che è una dei migliori cheesecake che abbia mai mangiato.

La ricetta è  promossa 


mercoledì 25 febbraio 2015

Chermoula eggplant with bulgur &yogurt

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Come sempre mi accade arrivo all'ultimo... ma questo mese ho fatto il possibile per non mancare e partecipare al redone dello Starbook di Febbraio perché si parla del nuovo libro di Ottolenghi 
Plenty more e visto che io ho un'ammirazione per Yotam... propongo un re-done di un altro suo libro  famosissimo Jerusalem, che mi ha fatto scoprire le sue ricette per innamorarmene perdutamente......
Questa volta si tratta di melanzane al forno con una miscela di spezie magica e degli accostamenti di sapori che solo con Ottolenghi riusciamo a trovare.....

Chermoula eggplant with Bulgur & yogurt
Da Jerusalem di Ottolenghi and Tamimi

Ingredienti per 4persone 
-2 Melanzane
-Bulgur 150 g           Io cous cous 
-acqua bollita 140ml
-uva passa 80g
Chermoula:
-Cumino 2 cucchiaini
-Coriandolo 2 cucchiaini
-Paprica dolce 1 cucchiaino
-peperoncino piccante 1 cucchiaino
-2 spicchi di aglio tritati
-Succo di limone
-2 cucchiaini di buccia di limone tritata sottile

10 g di coriandolo tritato più una parte per decorare
10g di menta tritata 
50g di Olive verdi snocciolate tagliate a metà 
3 Cipolline fresche 
30g mandorle spellate 
120g di Yogurt greco 
1 cucchiaio e mezzo di succo di limone 
140ml Olio         io extra vergine di oliva

L'esecuzione della ricetta a parte i  molti ingredienti è piuttosto facile e rapida:
Si preriscalda il forno a 200ºC
1)Si prepara il Chermoula che è una miscela di spezie africane assolutamente da provare perché non è troppo piccante e l'aggiunta della scorza di limone le da un saporino squisito. mescolando insieme  cumino, coriandolo, peperoncino, paprica dolce, spicchi di aglio, buccia del limone, sale e 2/3 di olio. 

2)Si lavano le melanzane lasciandole la buccia, si fanno delle incisioni nella polpa diagonali prima in un verso poi nell'altro senza intaccare la pelle esterna formando così una . si cosparge ciscuna metà delle melanzane con il chermoula y si infornano per 40 minuti a 200ºC

Durante la cottura delle melanzane si porta avanti il resto:

3)Si prepara il Bulgur mettendolo a riposo con acqua calda  con aggiunta di un olio e sale poi si lascia riposare 20 minuti e intorno ai 10 minuti aggiungere l' uva passa precedentemente ammollata in acqua caldae il resto dell'olio.Si mescola  
4)Si sciacquano e si mescolano le erbe( menta e coriandolo) olive e mandorle  e si aggiungono al Bulgur con un pizzico di sale e si mescola bene 
Servire le melanzane calde o a temperatura ambiente e su ciascuna metà porre un poco di Bulgur e poi lo yogurt cospargere con coriandolo in foglie e una spruzzata di olio


Mie note
•Il Chermoula è una miscela di spezie nord africane come si dice nel libro.....assolutamente da provare perché non è troppo piccante e l'aggiunta della scorza di limone le da un saporino squisito.
•Io ho usato il mortaio per mescolarle anche perché il coriandolo ce  l' avevo in semi,e comunque si schiaccia meglio anche l'aglio con gli altri ingredienti. 
•Consiglio di utilizzare melanzane biologiche perché nella ricetta si  utilizzano con la buccia 
•Attenzione quando si pela il limone a scartare la parte bianca che è amara e danneggerebbe il sapore del Chermoula  
•Secondo me gli ultimi 10 minuti della cottura in forno delle melanzane è meglio coprirle  con allumino per favorire che  si ammorbidiscano meglio e nn si secchino.
•le dosi sono un po' precisione per 4 perché le melanzane così gustose vanno via come il pane...

•Basta seguire ogni passo senza trascurare niente e il piatto ottenuto è facile, veloce e buonissimo!
                                    Ah dimenticavo ricetta Promossa naturalmente